Da dove nasce la tua passione per la mobilità elettrica?
È nata quando provai una delle prime Smart elettriche, aveva una strana batteria a sale che era completamente ecologica. L’effetto immediato fu la sensazione di essere salito a bordo di una macchina dell’autopista. Aveva un’accelerazione straordinaria, una ripresa entusiasmante ed uno spazio di manovra minuscolo, tipico di queste micro automobili. La prima emozione fu quella di sentirsi nel futuro – era ora – pensai. Oggi guido la mia piccola elettrica: una Peugeot iOn.
Come ti trovi a guidare un’automobile elettrica?
Per me è naturale girare in elettrico, viaggiare senza rumore né scatti durante le cambiate, perché non c’è il cambio. Non vado mai al distributore a far benzina, perché arrivo a casa, collego l’auto alla presa e ho fatto. Oggi, mi sembra strano guidare l’altra macchina a benzina e sentire le vibrazioni, gli scossoni. Mi sembra di passare dal jet al biplano; i miei vicini sono molto felici visto che posso portare davanti a casa la mia «elettrica» a qualsiasi ora senza disturbarli.